sabato 14 marzo 2020 ore 8.45
Ho trascorso l’ennesima notte insonne, le preoccupazioni del momento non fanno bene al mio sonno, decido di alzarmi e portare fuori Artù, il mio figlio “peloso”, il vecchio trovatello che ormai è parte della nostra famiglia da tre anni. Il cielo è grigio, denso di cumulonembi che certo non preannunciano una giornata di primavera…In realtà manca ancora una settimana alla primavera…e c’è un vento gelido, che probabilmente mi ricorda che non è ancora giunto il momento di tornare a riprendere contatto con il mondo che ci circonda, che è ancora quarantena ed è meglio tornare a casa, al sicuro. Per quanto tempo ancora non potremo abbandonarci al vento di primavera? Quanto ancora durerà questo stato di quiete ingombrante? Come finirà tutto ciò? Con la mente piena di queste ed altre preoccupazioni torno su, apro la porta, ed ecco finalmente la luce che desideravo: mio figlio L., la piccola creatura che abbiamo dato al mondo grazie al miracolo della vita da appena un anno e mezzo, mi viene incontro gattonando ed agitando la palla gialla che teneva tra le mani, e mi grida “papaaaaaaa”. Prima di andare a giocare nella stanza azzurra dei giochi, voglio lasciarti con la traduzione del testo di una canzone ormai lontana, che parlava di guerra, ma che insistentemente oggi mi viene in mente…La nostra non è una guerra combattuta contro un nemico visibile, armato di cannoni, ma è pur sempre una “guerra”.
Se ne va nel vento (Bob Dylan)
Quante strade deve percorrere un uomo
prima di essere chiamato uomo?
E quanti mari deve superare una colomba bianca
prima che si addormenti sulla spiaggia?
E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone
prima che vengano bandite per sempre?
la risposta, amico mio, se ne va nel vento,
la risposta se ne va nel vento
Per quanto tempo un uomo deve guardare in alto
prima che riesca a vedere il cielo?
E quanti orecchie deve avere un uomo
prima che ascolti la gente piangere?
E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia
che troppa gente è morta?
la risposta, amico mio, se ne va nel vento,
la risposta se ne va nel vento
Per quanti anni una montagna può esistere
prima che venga spazzata via dal mare?
E per quanti anni alcuni possono vivere
prima che sia concesso loro di essere liberi
E per quanto tempo può un uomo girare la sua testa
fingendo di non vedere
la risposta, amico mio, se ne va nel vento,
la risposta se ne va nel vento