Venerdì 13 Marzo 2020
Senza nemmeno farlo apposta mi ritrovo a scrivere la prima pagina di questo diario di venerdì 13 …Ti chiederai, beh? è un venerdì come tanti altri…non capisco. Qui entra il gioco la psicologia, l’antropologia culturale (quella scienza cioè che studia i comportamenti dell’uomo dal punto di vista dei rapporti con gli altri uomini) e penso alla famosissima affermazione “Non ci credo (ma non si sa mai)”. Già, perché le cosiddette “le superstizioni ci vengono insegnate fin da bambini – spiega Stuart Vyse, autore de “Believing in Magic: The Psychology of Superstition”, a LifeHacker – e fanno parte della tradizione popolare, svolgendo quindi un ruolo importante nel basilare processo di socializzazione”. In aggiunta a ciò, c’è poi il fatto che viviamo in un mondo in cui non è possibile riuscire sempre a controllare tutto e, di conseguenza, le superstizioni diventano una sorta di rassicurante meccanismo di controllo per ridurre l’ansia e fare in modo che tutto funzioni nel modo giusto, anche se proprio nel “modo giusto” non è che stia davvero funzionando, così. In realtà quella del venerdì 13 è una insolita combinazione di superstizioni, come potrete leggere nell’articolo di Focus che ho trovato sull’argomento…